Lettera della preside ai docenti dell’Istituto Luciano Manara
Milano 15/03/2020
Carissimi,
spero innanzitutto che stiate tutti bene e che nessuno dei vostri cari sia stato colpito “dall’invisibile nemico”.
Vi scrivo oggi, e di questo mi scuso, perché mi accorgo che è domenica solo perché alla televisione trasmettono la S. Messa.
Sono stata scuola fino a venerdì, ma vi garantisco che è di una tristezza infinita.
Io, Arturo, e i due AA e due Collaboratori, che a turno sono presenti, ci guardiamo negli occhi spaesati, con l’unica certezza di essere lì a compiere il nostro dovere. Sempre. Fino in fondo.
So bene che anche per voi non è facile; non è una vacanza qualsiasi…….
So bene che state facendo del vostro meglio. Lo so bene, perché prima di essere Dirigente sono stata una docente. Ricordo che a chi mi chiedeva quale fosse il mio lavoro, rispondevo: “Sono un’insegnante”!
Non ho mai detto “faccio l’insegnante”.
Si, perché si può smettere di” fare” qualcosa, ma non si può smettere di “essere” ciò che si è.
E questa identità ci accompagna sempre, in qualunque momento della nostra vita, anche se siamo lontani dalle quattro mura della nostra aula.
Per questo sono certa che ognuno di voi stia facendo del suo meglio.
Ho sempre creduto nella vostra professionalità ed ho improntato il mio “modello dirigenziale” alla piena collaborazione e anche quando ho assunto decisioni “impopolari” (- l’apertura del registro elettronico alle famiglie; – l’attivazione del nuovo sito che ha richiesto per voi un impegno ulteriore al fine di arricchirlo e compilarlo nelle diversi parti; – l’acquisto del software “aula o1”chiedendovi di fare formazione per poterlo utilizzare), ho ascoltato le vostre opinioni pur essendo convinta che una scuola, in cammino per il miglioramento continuo, non può prescindere da questi strumenti. Oggi tutti noi ne siamo ancor più consapevoli!
Ovviamente è necessario che le diverse azioni siano coordinate. Ho fornito giorno 6 marzo delle direttive che consentissero a tutti di “muoversi” in un modello di didattica nuova, qual è appunto la didattica a distanza. Sono sicura che tutti vi state adoperando perché sto monitorando le attività per poi rendicontarla al MI.
Alla luce del lavoro fin qui realizzato, siamo insieme chiamati ad esprimere una valutazione. Forse adesso, più che mai, abbiamo la possibilità concreta di sperimentare l’importanza della valutazione intesa come processo autovalutativo formativo.
La riflessione metacognitiva su come la nostra comunità educante sta apprendendo da se stessa, ci consente di tracciare nuovi sentieri da percorrere per sostenere i nostri bimbi e i nostri ragazzi alla scoperta del sapere. Quanto maggiore sarà la nostra capacità di cogliere criticamente i nostri punti di forza e le nostre criticità, tanto più agevolmente riusciremo ad individuare le nostre “zone prossimali di sviluppo” che ci consentiranno di conseguire nuovi possibili obiettivi.
Vi invito quindi a leggere con attenzione la circolare che seguirà questa mia lettera.
Mi auguro di rivedervi presto. Vi abbraccio tutti con affetto
Donatina De Caprio