Istituto Comprensivo Statale "Luciano Manara"

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Al San Carlo è…. Tutta un’altra musica

I laboratori musicali integrati di AllegroModerato

Il giovedì mattina è sempre una giornata molto speciale per il reparto di pediatria dell’Ospedale San Carlo perché i bambini e i ragazzi ricoverati hanno l’occasione di suonare tutti inseme accompagnati dai musicisti di AllegroModerato.

La sala del soggiorno si trasforma e viene allestita con violini, violoncelli, contrabbasso, arpa, marimba, metallofono, tamburi, grancassa e pianoforte. Quando la sala della musica è pronta, inizia l’accoglienza dei bambini, dei genitori, degli infermieri, dei medici…, perché qualunque persona è presente in reparto è invitata a unirsi alla piccola orchestra. 

Avvicinarsi per la prima volta a uno strumento musicale, come un violino o un violoncello, è molto emozionante e c’è sempre un po’ di timore da parte dei bambini ma i musicisti sono bravissimi e aiutano i partecipanti a suonare fin da subito questi strumenti. 

«La proposta parte dall’insegnamento di gesti musicali apparentemente semplici e i musicisti con disabilità presenti nel gruppo dei maestri sono fondamentali perché sono loro ad avere un ruolo di riferimento per i bambini, fanno vedere il gesto musicale, ad esempio come si usa l’archetto o come si fa il pizzicato e in brevissimo tempo si struttura un alfabeto musicale e piccole storie musicali. Al termine del laboratorio c’è un vero e proprio concerto proprio perché  in tempi brevi i bambini possono un’espressione musicale piena anche se non hanno mai suonato prima” ha riferito un maestro del gruppo musicale.

Dopo il concerto, il gruppo dei maestri di passa nelle stanze per una piccola proposta musicale dedicata a tutti i bambini che non hanno potuto alzarsi dal letto.

Alla fine della mattina dice un papà: “Avete portato una nota positiva in un periodo stonato” “In ospedale si è tutti uniti sulla corda del dolore, mentre con la musica siamo tutti uniti sulla corda del benessere”, dice un altro. E Susanna, una musicista con disabilità racconta: “siamo stati in una stanza, abbiamo suonato una ninna nanna e il bambino si è addormentato. La mamma era così contenta, perché il bimbo prima non riusciva ad addormentarsi, ci ha ringraziato tanto”. E Raffaella afferma orgogliosa “sono fiera di insegnare la musica ai bambini e di suonare con i dottori, mi fa sentire importante”. Attraverso la musica creata insieme il messaggio che arriva ai piccoli pazienti e ai loro genitori è che la difficoltà genera risorse, infatti alcuni bambini ricoverati hanno detto  che vedendo i musicisti tutor hanno pensato, “come suona bene, allora posso imparare anch’io”. E’ proprio vero, “la musica è una medicina che unisce e fa condividere le emozioni” come ha detto Andrea di 16 anni.

Ho fatto parte di un’orchestra! Il racconto della musica con disegni e parole

I bambini e i ragazzi che hanno partecipato ai laboratori musicali ci hanno lasciato un disegno o un pensiero scritto e. I più piccoli hanno disegnato se stessi mentre suonano gli strumenti che hanno amato di più; è bello vedere come attraverso il proprio disegno siano riusciti a raccontare il proprio incontro musicale avuto con lo strumento e con gli altri del gruppo. I ragazzi più grandi ci hanno lasciato dei pensieri scritti.

Gaetano, 13 anni: “Voglio dirvi quello che mi ha impressionato in questo reparto di musica. Ho suonato il violoncello e il violino ed è stata la prima volta. Mi sono divertito un sacco e addirittura ho preso il diploma di partecipazione. I maestri sono magnifici e dei grandi interpreti della musica. Abbiamo suonato molti brani tra cui quello di Grieg “Dall’antro della montagna” che è la storia di Peer Gynt, un uomo che parte per un’avventura. Ho imparato un sacco di cose e soprattutto a non smentire mai le proprie capacità, bensì affermare le nostre sicurezze su noi stessi quando si suona. Sono cresciuto moltissimo. Sono stato contentissimo e spero di avere altri momenti come questi”. 

Martina, 13 anni:“Oggi ho fatto una nuova esperienza suonando il violoncello. Mi sono divertita molto a fare musica con i miei genitori e le altre persone. Nello spiegarmi come si suona e poi provando ho capito che posso, in ogni occasione, scoprire tante passioni che sono sigillate dentro ugnuno di noi. Grazie per avermi fatto divertire in una giornata dove mi potevo annoiare a giocare a carte con papà e anche per avermi fatto capire che si possono imparare sempre cose nuove”. 

Francesco, 14anni: “In una giornata così angosciante, dove il tempo non passa mai è stato troppo bello entrare in una stanza piena di strumenti musicali. Con il vostro aiuto e per la prima volta ho suonato il violino e il violoncello”.

Salvatore, 11 anni:“E’ stata un’esperienza bellissima, perché ho scoperto che in ospedale ci si può divertire anche se si sta male”. 

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