27 GENNAIO, GIORNO DELLA MEMORIA – Esperienza didattica classe 4C L. Manara – ins. Marchetti Manuela
E’ un giorno che non si può né si deve ignorare o dimenticare e in classe ne abbiamo parlato, abbiamo letto pagine di diario e visto filmati.
I pensieri degli alunni?
“Ma davvero sono successe queste cose?”
“Io ogni tanto vorrei stare a casa da scuola, ma non perché non mi vogliono”
“Queste cose un po’ succedono anche oggi”
“Già, qualche volta anche noi…”
Ecco, è per questo che NON SI PUO’ DIMENTICARE, perché il pericolo che si ripeta ciò che è accaduto più di 70 anni fa è reale.
Abbiamo anche visto il film “La vita è bella”, che ho scelto per i miei alunni in quanto film delicato, divertente e impegnativo al tempo stesso. Dopo la visione abbiamo scritto la trama e fatta la recensione come dei veri critici, poi ci siamo interrogati sui messaggi che il film ci ha trasmesso.
Matteo scrive così:
“Questo film è come una fiaba con momenti di allegria ma anche di dolore.
Il film ci trasmette un messaggio importante, cioè che siamo tutti uguali.
Ma c’è anche un altro messaggio: l’amore di una famiglia vince sui nazisti e pure sul dolore.
A me sono piaciute due scene in particolare: una è quando il padre, Guido, nasconde il figlio nel campo e si sacrifica per lui. Questa scena mi piace perché è una cosa molto difficile sacrificarsi per qualcuno e questo dimostra l’amore presente in questo film.
L’altra scena è quando Guido ruba più volte il cappello al tappezziere per il quale lavora il suo amico e viene inseguito: è divertente, davvero, così come altre scene.
Ho provato tante emozioni e varie, per esempio quando c’era una scena triste ero giù di morale e mi dispiaceva per quel personaggio, ma se c’era da ridere ridevo forte!
E’ un film che consiglio vivamente!”
E Pietro e Mariam hanno colto la grandezza del gesto di Dora, la moglie del protagonista che, pur non essendo ebrea, sceglie di salire sul treno dei deportati per seguire la sua famiglia.
E che dire di Nicolò e Martina che si sono accorti della gentilezza dello zio di Guido nei confronti delle guardie pur sapendo che sarebbe morto poco dopo? Come hanno scritto “Le guardie non si fanno neppure toccare dagli Ebrei, ma lui è sempre gentile”.
